l) Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Fin da bambino ho avuto una spiccata e naturale predisposizione per il disegno, una passione che andò sempre più rafforzandosi nel corso degli anni, sebbene subisse frequenti interruzioni a causa della mia professione di architetto e di insegnante di scuola media Quando potevo, però, tornavo ben volentieri ai miei pennelli e ai miei colori per sperimentare nuove tecniche pittoriche e nuovi linguaggi. Con il tempo la mia pittura subì profonde trasformazioni, assumendo sempre più un'impostazione più libera perdendo cosi quella patina di statico e di accademico che tanto aveva caratterizzato la pittura dell'ottocento.
Il ménage quotidiano di una famiglia, i ricordi di una vecchia bambina, vite parallele che si rincorrono e si scontrano in un gioco di luci e ombre che cerca di scovare il vero senso dell'esistenza umana. Su questo si basa l'ultimo lavoro di Michele Coccia, "Vite parallele. Una storia densa di eventi", 156 pagine pubblicate dalla BookSprint di Vito Pacelli e quindi disponibili nel duplice formato cartaceo/ebook.